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Scuola e formazione, il Lazio volta pagina

Scuola e formazione. Diventa Legge la proposta presentata dalla Giunta Zingaretti. Più diritti per i giovani che partecipano ai Corsi

Con 30 voti favorevoli e 5 contrari, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge di iniziativa della Giunta n. 183 dal titolo “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione professionale della Regione Lazio” (vai al dettaglio della Proposta di Legge n.183).

Rispetto alla formulazione originaria della proposta della Giunta, presentata dall’assessore regionale alla Scuola (e vicepresidente della Regione Lazio) Massimiliano Smeriglio, sono stati approvati dall’assemblea 22 emendamenti. La normativa varata dal Consiglio punta a mettere ordine a un comparto che già esiste.

Il sistema educativo di istruzione e formazione professionale, nel Lazio, si rivolge infatti a oltre 10 mila ragazzi, si tratta di percorsi professionalizzanti per ragazzi di età tra i 14 e i 18 anni che, insieme alle scuole secondarie superiori e all’apprendistato, consentono di assolvere al diritto-dovere dell’obbligo scolastico.

«Noi, con questa legge, aggiungiamo – ha precisato Smeriglio nella sua relazione -. Non togliamo nulla a nessuno. Riconosciamo le cose che funzionano: ‘pubbliche-pubbliche’, pubbliche convenzionate, laiche e cattoliche».

Tra le principali novità, la legge prevede l’inserimento di progetti personalizzati contro l’abbandono scolastico e l’introduzione del quarto anno di corso dei percorsi di istruzione e formazione professionale, con conseguente qualifica di quarto livello europeo, (per i ragazzi con possibilità di passaggio al sistema di istruzione superiore) e conseguimento del diploma.

La legge disciplina, inoltre, la certificazione delle competenze acquisite, nell’ambito degli standard minimi nazionali. Tutte le funzioni saranno di competenza della Regione, compresa la sottoscrizione delle convenzioni con gli organismi che hanno i requisiti per essere accreditati.

Resteranno comunque inalterati i percorsi di istruzione e formazione professionale gestiti direttamente dalla Città metropolitana di Roma e dalla provincia di Viterbo e quelli affidati a enti strumentali dalle amministrazioni provinciali di Latina, Frosinone e Rieti.

Ogni tre anni, poi, il Consiglio approverà gli indirizzi per la programmazione del sistema educativo regionale di istruzione e formazione professionale, sistema che sarà sottoposto a valutazione di qualità ed efficacia. Entro il 30 giugno di ogni anno, infine, la Giunta approverà il piano annuale che individuerà i percorsi dell’offerta formativa.

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