Fare impresa

Roberto Santori: Fare impresa nel terzo millennio

Pubblichiamo un interessante contributo di Roberto Santori, imprenditore etico di Challenge Network e Presidente della Sezione Consulenza Attività Professionali e Formazione di Unindustria.


 

L’età media nelle aziende italiane è tra le più alte al mondo. Più di 400mila brillanti laureati hanno lasciato l’Italia negli ultimi 10 anni, abbandonando un Paese che oltretutto ha il tasso di disoccupazione giovanile più alto in Europa.

Tornare ad essere attrattivi per i giovani vuol dire tornare ad essere un Paese che offre lavoro, opportunità di ricerca, dottorati retribuiti e occasioni per vedere riconosciuto il proprio valore. Il lavoro è dignità.

Si prevede che il Padiglione Italia di Dubai 2020 sarà tra i più visitati dell’Expo. L’Italia è infatti universalmente percepita come un indiscusso leader nei settori del lusso, della moda, del design. Vantiamo eccellenze anche in settori strategici come l’aereospaziale, la costruzione di Grandi Opere e il farmaceutico.

Il Made in Italy però va raccontato. Bisogna che le aziende italiane si impegnino di più per far conoscere all’esterno il loro stile, i loro valori, le loro competenze.

Per questo negli ultimi due anni con la mia società di Formazione manageriale Challenge Network mi sono impegnato per portare a Roma lo Storytelling di Scuola Holden.

Il 17 e 18 ottobre a Roma Alessandro Baricco, Fiona May (reduce dall’Oro Europeo della figlia Larissa), Enrico Mentana, Oscar Farinetti saranno i testimonial di questa edizione di Corporate Storytelling aperta a tutte le aziende.

È possibile partecipare a costo zero con i fondi interprofessionali.

Nell’era digitale è importante comunicare i propri valori, con parole ed immagini evocative. L’empatia e la condivisione sono attitudini vincenti.

Il motto aziendale di Challenge Network è “ Noi ci mettiamo il cuore” perché facciamo nostre le criticità dei clienti e insieme troviamo per loro la soluzione migliore. Nell’era digitale la rete, gli scambi, le connessioni, i network sono alla base dello sviluppo, accorciano le distanze, aumentano le reciprocità.

Il nostro progetto Challenge Business Partner Program si arricchisce di continuo. In tre regioni del Centro Italia Abruzzo, Marche e Molise abbiamo appena   rinforzato la “squadra” per creare nuove occasioni di lavoro.

Le aziende del terzo Millennio devono crescere come Baobab, l’albero sacro dell’Africa. Un “gigante” con un tronco cavo di alcuni metri di diametro al cui interno possono trovare riparo anche 30 persone. In un ambiente virtuoso si genera ricchezza diffusa, benessere condiviso.

Challenge network è un’azienda internazionale con sedi a Londra, Dubai, Madrid.., crescere è nel suo DNA, ma crescere non vuol dire solo più profitto ma anche acquisire un maggiore spessore e impegno nella società. Come imprenditore e formatore sento la responsabilità di preservare il lavoro e di crearne.

Quest’anno, come Presidente della Sezione Formazione di Unindustria ho sentito il dovere di organizzare un corso per parlare di lavoro in una Casa di Reclusione. Il lavoro ha bisogno di esempi. L’etica del lavoro va insegnata. Qualsiasi uomo o donna che si alza al mattino per andare al lavoro è un esempio per tutta la società.

Ho avuto l’onore di salire sul palco del TEDX Pescara il 18 maggio scorso.

Ho accettato pensando ai miei figli, al mio staff e a quanti vogliono sapere come nasce un’azienda.

Non ho seguito un copione, anche in quella occasione ho parlato con il cuore.  “Challenge è nata da un sogno”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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