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Roma Tre. L’ateneo entra nelle carceri romane

Il Progetto “Diritti in carcere” va dall’offerta formativa per i detenuti all’informazione legale, dalla specializzazione degli studenti di Giurisprudenza alla squadra di calcio “Atletico diritti”.

Gli studenti dell’Università degli Studi Roma Tre al lavoro a tutto campo per i detenuti di Roma grazie al “Progetto diritti in carcere”, progetto all’avanguardia promosso dal professor Marco Ruotolo e realizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza.

«Le azioni che Roma Tre realizza nelle carceri romane sono diverse e articolate», spiega il rettore Mario Panizza. «Ad oggi i detenuti iscritti ai corsi di laurea sono 28. Lo studio e la conoscenza sono fattori fondamentali nel percorso di riabilitazione del detenuto».

«Il nostro ateneo ha siglato una convenzione con il Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria del Lazio e con il Garante regionale dei diritti dei detenuti per favorire lo studio universitario dei detenuti stessi», aggiunge il professor Marco Ruotolo, membro del Comitato di esperti degli “Stati generali sull’esecuzione penale”. «Al contempo, i nostri studenti sono i protagonisti di una speciale collaborazione con i loro colleghi in carcere».

Ecco per punti come si sta realizzando il “Progetto diritti in carcere” di Roma Tre a Regina Coeli e a Rebibbia.

  • L’ateneo tiene conto della particolare posizione dello studente detenuto agevolando l’accesso agli studi universitari con esonero dal pagamento dei relativi contributi.
  • È in fase di realizzazione un progetto che consentirà l’uso di Skype per lo svolgimento di attività di assistenza agli studenti detenuti nel percorso di preparazione del singolo esame e che, in particolari circostanze, potrebbe essere utilizzato per le prove di profitto.
  • Il Dipartimento di Giurisprudenza ha già sperimentato un’originale formula di tutoraggio da parte di propri studenti “senior” svolta a favore degli studenti detenuti. In base a specifica convenzione con l’Istituto di Rebibbia Nuovo Complesso, gli studenti “senior” si recano in carcere per offrire il proprio aiuto ai detenuti iscritti ai corsi di laurea in Giurisprudenza e per questa attività possono chiedere il riconoscimento di crediti formativi soprannumerari, che non concorrono cioè al computo dei crediti necessari per il conseguimento del titolo, ma che vengono regolarmente certificati ed entrano quindi nel curriculum dello studente e futuro laureato. La risposta degli studenti è molto positiva e si intende sperimentare l’ampliamento dell’iniziativa ad altri corsi di laurea dell’ateneo.
  • Dall’anno accademico 2012/2013 è attivo nel Dipartimento di Giurisprudenza l’insegnamento “Diritti dei detenuti e Costituzione” (docente Marco Ruotolo), che ha visto l’iscrizione, in un triennio, di circa 500 studenti, i quali hanno tra l’altro partecipato alle visite negli istituti penitenziari di Rebibbia Nuovo Complesso e di Regina Coeli.
  • Dall’anno accademico 2014/2015 è stato attivato uno sportello legale (“Clinica legale”) nel carcere di Regina Coeli. Ventisei studenti, selezionati tra i circa cento partecipanti alla terza edizione dell’attività formativa di cui sopra, hanno potuto partecipare a questa iniziativa,

affidata a Marco Ruotolo e Patrizio Gonnella, presidente dell’Associazione Antigone, con il  compito di affiancare i tutor (neo-laureati, dottorandi, dottori di ricerca, esperti) in quest’attività di consulenza per i detenuti. Lo sportello di “legal aid” è stato realizzato in base ad accordo tra il Dipartimento di Giurisprudenza, l’Associazione Antigone e la Direzione del carcere romano di Regina Coeli. Lo sportello ha iniziato a operare il 18 febbraio 2015 e fino al maggio dello stesso anno sono stati ascoltati circa 150 detenuti. (Il sito della Clinica legale è http://www.dirittiincarcere.it).

  • Dall’anno accademico 2015/2016 le due attività (“Diritti dei detenuti e Costituzione” e “Sportello legale di Regina Coeli”) sono confluite in un unico insegnamento da 7 crediti, denominato “Diritti dei detenuti e Costituzione – Sportello legale nelle carceri”. A una parte teorica si affianca pertanto un’attività pratica, nello spirito dell’“imparare facendo”.L’attività di sportello legale sarà estesa nel prossimo futuro anche ad altri Istituti di Roma e del Lazio.
  • Il crescente interesse verso il tema dei diritti dei detenuti ha concorso alla decisione di istituire nel 2013 un Master di II livello in “Diritto penitenziario e Costituzione”, diretto dal prof. Marco Ruotolo, che in un biennio ha avuto ben 160 iscritti. I corsisti provengono da tutta Italia e oltre la metà degli stessi appartiene ai diversi ruoli dell’Amministrazione penitenziaria. Il Master si svolge in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e in particolare con l’Istituto superiore di studi penitenziari. Il corso propone un approccio multidisciplinare rispetto al tema dell’esecuzione della pena attraverso il coinvolgimento di docenti di diversa provenienza (professori universitari, dirigenti e operatori penitenziari, magistrati, esponenti di culture straniere, ecc.), al fine di permettere l’acquisizione delle varie conoscenze connesse alle professionalità penitenziarie. Sono ben 70 i docenti che partecipano al Master, tra i quali i Professori Gustavo Zagrebelsky, Giovanni Maria Flick, Guido Neppi Modona, Valerio Onida, Gaetano Silvestri, Luigi Ferrajoli, Franco Modugno, Glauco Giostra, Mauro Palma, Paolo Benvenuti. (Per le iniziative promosse dal Master e l’articolazione del corso v.www.dirittopenitenziarioecostituzione.it).
  • Infine, con il patrocinio dell’ateneo Roma Tre, le Associazioni “Antigone” e “Progetto Diritti” hanno costituito la polisportiva Atletico Diritti, creando una squadra di calcio, composta da studenti universitari, da immigrati e da detenuti (qui il servizio della trasmissione Dribbling di Rai 2 sulla squadra), che, dalla stagione 2014-2015, è iscritta al campionato di terza categoria. All’esperienza di Atletico Diritti è stato dedicato il film documentario “Frammenti di libertà” del regista Alessandro Marinelli che sarà presentato il 21 dicembre nell’Aula Magna del Rettorato con Demetrio Albertini (ex calciatore) e Nicolò Zanon (giudice costituzionale).

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